In una notizia che farebbe ridere se non per la sua tragicità, grossi appezzamenti della foresta amazzonica stanno venendo venduti tramite Facebook marketplace. Illegalmente.
In un’indagine condotta dalla BBC si è scoperto che zone vaste fino a 1000 campi da calcio – la maggior parte in zone protette o abitate dalle popolazioni indigene – stanno venendo illegalmente vendute sulla piattaforma marketplace di Facebook. L’azienda della silicon valley si è prontamente detta pronta a “cooperare con le autorità locali”.
Bolsonaro non collabora
Certo, conterebbe qualcosa se solo le “autorità locali” esistessero ancora. I dati mostrano come il tasso di deforestazione della foresta amazzonica – di cui la Rondonia è la regione più colpita – ha raggiunto il livello più elevato negli ultimi 10 anni; dall’insediamento di Bolsonaro infatti la tutela del polmone verde e della vita delle tribù indigene non è più una priorità, anzi un vero e proprio ostacolo allo sviluppo economico brasiliano. Le agenzie di protezione ambientale che avevano il compito di multare e arrestare chi coltivava o allevava su terreni illegalmente disboscati, si sono viste i fondi selvaggiamente decurtati.

Come afferma Fabricio Guimarães, filmato da una telecamera nascosta della BBC, il rischio di un’ispezione da parte delle autorità statali è inesistente. Come confermato sempre dalla BBC, molti dei venditori come Fabricio non sono contadini, ma sono parte della middle-class cittadina che vedono nella foresta un’opportunità di profitto. Prevedibilmente operazioni come questa includono ingenti mazzette ai membri del congresso.
Mentre il governo si difende scaricando la colpa sui governi statali o decantando i nuovi programmi a difesa dell’ambiente, i fatti parlano da sè. Il budget per le ispezioni dell’agenzia regolatrice della deforestazione è calato del 40%. E la distruzione continua.
(Foto di copertina da: Wired)