Avete mai sentito parlare della Transnistria? La repubblica separatista filorussa compresa tra Moldavia e Ucraina? e sapevate che potrebbe essere nuova frontiera di scontri? Se la risposta a queste domande è no, e siete costantemente attenti a tutte le notizie sul conflitto Russia-Ucraina, allora questo è l’articolo che fa al caso vostro.

crediti: theSubmarine

Dove si trova la Transnistria e perché è così legata alla Russia?

La Transnistria è collocata tra l’Ucraina occidentale, dove la maggioranza parla ucraino, e la Moldavia, dove la lingua ufficiale è il rumeno. Il Paese non ha legami con Le nazioni circostanti, ed in effetti questo Paese è stato “creato” dall’Unione Sovietica, dove, per rispettare i piani quinquennali, Mosca decideva di ripopolare a suo piacimento alcune aree del suo immenso territorio. Prima dei sovietici, la regione è stata terra di insediamenti per molte civiltà, inizialmente abitata da Daci e Sarmati; vi furono anche insediamenti greci e romani. Nel X secolo era popolata da tribù slave ed alcuni gruppi di nomadi Turchi. In un secondo momento, la Transnistria diventò parte integrante dell’impero Ottomano ed infine, a partire dal diciottesimo secolo, fu inglobata dall’Impero Russo.

Vista così, la Transnistria sembra un corpo estraneo collocato tra due realtà politiche e culturali diversissime tra loro. Per questo, in seguito al crollo dell’URSS, quando la Moldavia e l’Ucraina dichiararono la propria indipendenza, la Transnistria divenne una zona ad alta tensione. La comunità russofona, che rappresenta il 90% della popolazione, denunciò gravi discriminazioni e violenze nei suoi confronti, tanto che nel 1992 si scatenò una guerra tra secessionisti della Transnistria e la Moldavia. La prima appoggiata dalla Federazione russa e ucraini, mentre la seconda dalla Romania. Classificato come un conflitto a bassa intensità, ha comunque provocato 4mila morti, e si è concluso il 12 luglio dell’anno stesso.

L’importanza strategica della transnistria

La Transnistria è una repubblica indipendente ma è solamente riconosciuta dalla Federazione Russa, mentre per la Comunità Internazionale è parte della Moldavia. Mosca ha da sempre ignorato il tutto però, ritenendo la Transnistria una sorte d’appendice della Russia. concedendo i passaporti russi, reclutando la popolazione nelle sue forze armate e, soprattutto, collocandovi basi militari e depositi di munizioni. Il più importante è situato a Cobasna, dove sono conservate 22 mila tonnellate di munizioni, diventando la polveriera più grande dell’Europa Orientale.

Ad oggi, in seguito alle vicende belliche con protagoniste Russia e Ucraina, la Transnistria potrebbe giocare un’importanza strategica fondamentale nel conflitto russo-ucraino: essa si trova infatti a poche centinaia di chilometri da Odessa, cruciale porto sul mar Nero. In un intervista a Lukashenko, si notava su una cartina, che il tracciato di un possibile sbarco russo nei pressi di Odessa sarebbe proseguito in direzione Transnistria. Quale che sia la validità di quel piano oggi, è difficile negare che questa regione russofona possa essere tra gli interessi (e tra gli strumenti) di Putin. 

crediti: Rainews
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