Per il prossimo 9 maggio, la Festa d’Europa, è programmata l’apertura della Conferenza sul Futuro dell’Europa. Si tratterà di una serie di incontri, conferenze, e dibattiti – online e fisici – che potrà includere tutta la cittadinanza europea, la società civile, organizzazioni ed enti amministrativi di diverso ordine e scala. L’obiettivo della Conferenza sarà discutere proposte, nella maniera più trasparente ed inclusiva possibile, su quello che dovrà essere il futuro dell’Europa e delle istituzioni Europee, su eventuali riforme delle politiche europee, e persino dei Trattati Comunitari.

“[…] i cittadini europei e la nostra società civile avranno l’occasione unica di plasmare il futuro dell’Europa, un progetto comune per una democrazia europea funzionante. Chiediamo a tutti voi di farvi avanti per partecipare, con le vostre opinioni, alla costruzione dell’Europa di domani, la VOSTRA Europa”

Il Presidente del Parlamento Europeo David Sassoli durante la firma della dichiarazione comune sulla Conferenza
(via Europarl.europa.eu)

Le sfide dell’Unione Europea

Si tratta senz’altro di un grande test della democraticità dell’Unione. È difficile dire quanto le opinioni dei cittadini europei possano legittimare eventuali cambiamenti radicali dei Trattati. L’opinione pubblica europea, grazie anche alle sue componenti più giovani, seppur a fasi alterne, si è dimostrata nel tempo piuttosto attaccata all’idea romantica di un’Europa integrata a livello politico. Le sfide che si vanno profilando, la crisi climatica, l’emergere della Cina, e la ripresa economica, non potranno avere come risposta deboli riforme.

Il SofaGate ha messo in luce un conflitto che va avanti da tempo in seno alle istituzioni più importanti dell’Unione Europea, quello tra Commissione e Consiglio. La dimensione sovranazionale e quella intergovernativa. Ma tra i troppo tecnici Commissari e i governi nazionali imbrigliati dalla politica domestica, con questo esperimento dovrà riuscire ad emergere la terza dimensione, quella del Parlamento, quella democratica. Il superamento del dilemma identitario e democratico sarà cruciale per lo sviluppo di un’Europa civile, strategicamente indipendente, e libera.

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