Le Olimpiadi di Tokyo 2020 sono state rinviate a causa dell’avvento della pandemia causando una perdita complessiva di oltre 3 miliardi di dollari.

L’ex presidente del CIO Jacques Rogge, nel 2002 volle creare una sorta di “assicurazione paracadute” nel caso di rinvio o interruzione dei Giochi: la copertura arriva fino a 900 milioni di dollari.

La grandissima perdita finanziaria del 2020, ha comunque portato gli organizzatori a mantenere l’edizione come “Tokyo 2020”. Perchè? Lo vediamo meglio.

L’impatto economico del rinvio di Tokyo 2020

Le nuove date di Olimpiadi e Paralimpiadi di Tokyo 2020

Sono 5,3 miliardi di euro le perdite totali stimate, 3 miliardi e 250 milioni di euro le spese per il rinvio dei Giochi Olimpici al 2021: sono cifre enormi che fanno capire quanto il CIO abbia sofferto prendendo questa decisione.

150 milioni saranno messi a disposizione delle Federazioni Internazionali per arrivare a Tokyo2020: senza questo aiuto economico da parte della fondazione del CIO, sarebbero sopravvissute solo calcio, basket, volley e tennis.

1,8 miliardi di euro invece li perderà il Giappone sul lungo termine (si stima una perdita spalmata fino al 2030): questa “botta” però, non ha demoralizzato i nipponici.

Il governo del Primo Ministro Yoshiide Suga, ha finanziato i privati ed erogato aiuti economici alla popolazione così da investire nel rilancio del merchandising marchiato “Tokyo 2020”.

Sarebbe stato impossibile rifare il merchandising ufficiale, già pronto e soprattutto frutto di ben sette anni di organizzazione ad ogni minimo dettaglio: ci sarebbero voluti altri 3 anni per rifarlo interamente.

Tokyo 202X: le novità dal 2020 al 2021

L’edizione olimpica giapponese sarà completamente green e soprattutto introdurrà altre 5 discipline rispetto a Rio 2016.

Il surf sarà una delle nuove discipline di Tokyo 2020.

Dicevamo dell’edizione dei Giochi più green della storia: la torcia olimpica è stata fatta per il 30% da materiali di alluminio riciclabili.

Le medaglie saranno ricavate dai pezzi dei cellulari usati, le divise saranno realizzate con bottiglie di plastica gettate nei rifiuti cittadini.

Tutto il sistema di trasporto di staff, atleti e membri del Comitato sarà effettuato con auto elettriche della Toyota: prima volta nella storia.

Le nuove discipline olimpiche saranno: softball, arrampicata, karate, skateboard e il surf (eseguito anche indoor).

Questo perchè gli “active-wellness” sport hanno registrato una crescita del 3.8% di interesse, anche a livello televisivo rappresenterà una ghiotta opportunità.

Il caso Russia: la (quasi) grande esclusione

Il TAS di Losanna ha stabilito che la Russia non potrà utilizzare il proprio inno, la propria bandiera e il nome in tutte le competizioni internazionali fino al 2022.

La WADA nel 2019 chiese 4 anni di squalifica a causa della “mancanza di conformità alle normative antidoping” da parte dell’ex paese sovietico.

Ma ecco che per magia, appare il solito compromesso politico: gli atleti russi potranno partecipare sotto il nome di “Neutral Team” o “Neutral player”. Sono consentite anche le presenze degli esponenti di governo della Russia.

Il CIO non è sembrato totalmente soddisfatto della sentenza del TAS, e per questo ha allungato ora i tentacoli sulla Bielorussia di Lukaschenko: il premier non sarà “persona gradita” a Tokyo 2020.

“Il comportamento politico di Lukaschenko stride con i valori etici dei Giochi Olimpici”, ha commentato la nuova Marketing Manager delle Olimpiadi, Lara Silberbauer.

I cerchi olimpici sono 5, come gli anni che passeranno dall’ultima edizione di Rio 2016: prima volta nella storia dei Giochi. Ma Tokyo 202X (scegliete voi l’anno), sarà un ritorno alla normalità per tutti noi.

(Foto di copertina da agi.it)

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