La scorsa settimana il Congresso americano ha compiuto un piccolo ma importante passo sulla stretta alla vendita e al possesso di armi negli Stati Uniti. Venerdì la Camera dei rappresentanti ha dato il via libera definitivo al “Bipartisan Safer Communities Act” con 234 voti a favore e 193 contrari, dopo che durante la settimana il bill era passato due volte al Senato con più di 60 voti su 100; in entrambe le camere hanno votato a favore tutti i democratici più alcuni repubblicani.
Questa legge, scritta da due senatori democratici e due repubblicani, «è la misura più significativa contro la violenza da armi da fuoco che il Congresso ha approvato negli ultimi trent’anni», ha affermato il senatore democratico e promotore Chris Murphy, nonostante si tratti inevitabilmente di un compromesso fra i due partiti.
Nel concreto
La nuova legge prevede dei finanziamenti agli stati della federazione per introdurre (o garantire nel caso siano già presenti) le cosiddette “red flag laws”, leggi che permettono ai tribunali di autorizzare le autorità a sequestrare temporaneamente eventuali armi ad una persona giudicata un pericolo per sé stessa e per gli altri; vengono anche stanziate delle risorse per programmi statali di prevenzione della violenza e di intervento in caso di crisi. Il governo centrale inoltre finanzierà delle iniziative per la salute mentale e per aumentare i controlli di sicurezza nelle scuole.
Il bill tenta poi di porre rimedio al cosiddetto “boyfriend loophole”, impedendo l’acquisto di armi da fuoco alle persone condannate per violenza o maltrattamenti nei confronti del partner o di ex partner, divieto che fino ad ora era previsto solo per le persone sposate, conviventi o con figli. Un’altra misura importate prevista riguarda il miglioramento del sistema di controllo dei precedenti penali: le autorità potranno svolgere dei controlli più stringenti sulla salute mentale e sulla fedina penale delle persone under 21 intenzionate ad acquistare un’arma.

Nonostante sia stato raggiunto un risultato non scontato, il realismo suggerisce che potrebbero volerci anni per un’ulteriore legge in materia di armi, visto che i voti dei soli deputati democratici non bastano nemmeno ora.