Benvenuti ad una nuova puntata del pagellone! Oggi parleremo di 3 pere, di un paraculo e di quanto il giornalismo italiano faccia schifo.
Europei: 3-0
Con giusto un annetto di ritardo, è iniziato l’unico avvenimento che ci riunisce come popolo, e non è la campagna vaccinale: l’11 giugno, infatti, ci siamo ritrovati tutti a casa dell’amico con lo schermo più grande, tranquilli di poter finalmente guardare una partita intera senza doversi sentire dei criminali per infrangere il coprifuoco – che, dove ancora in vigore, è comunque a mezzanotte.

Ha aperto le danze una gara perfetta degli Azzurri che, all’Olimpico, hanno ripreso un po’ la linea dura di Draghi contro Erdogan, facendoli tornare con la coda tra le gambe a Costantinopoli. E, volendo riprendere la metafora politica, se Mancini è il premier di questa squadra, Chiellini si riconferma Ministro della Difesa, Spinazzola (migliore in campo) dei Trasporti (un motorino sulla fascia) e Insigne Ministro del #TIRAGGIR.
Campagne elettorali: ah no?
Noi ci proviamo a non parlare del capitano ad ogni pagella, il problema è che puntualmente ogni settimana ci dona una nuova perla che sinceramente è troppo ghiotta per non essere discussa. Se ve lo foste persi, il 6 giugno il Matteone ha dichiarato a “Mezz’ora in più” di non avere mai fatto campagna elettorale contro gli immigrati: insomma, è come se Papa Francesco oggi dicesse di essere sempre stato ateo e di non aver mai tenuto messa. Poco credibile no? Infatti.
Tutto questo poco prima di discutere della legge Brusca sui pentiti di mafia, consigliando di dare semplicemente una cella migliore a chi si pente, che sarà sicuramente molto più incentivato ad aprirsi con le autorità!
AstraZeneca: ancora tu?
Ultimamente si sentiva parlare di AstraZeneca in maniera positiva – per la prima volta in un anno e passa – perché grazie anche a questo vaccino la campagna vaccinale poteva permettersi di viaggiare a ritmi spediti. Ovviamente, la pace tra i media e Vaxzevria è saltata come il tappo di una bottiglia di prosecco quando venerdì una ragazza di 18 anni è morta di trombosi in seguito alla somministrazione del suddetto vaccino, dose somministrata ad un open-day vaccinale.
Ansa afferma che la ragazza soffrisse in realtà di una malattia autoimmune, piastrinopenia autoimmune (ITP) ma, guarda caso, nessuno si è più interessato alla vicenda se non per sciacallaggio mediatico. Noi ci stringiamo intorno alla famiglia, che ha dimostrato grandissima forza di volontà e senso civico negli ultimi giorni.