Ancora in hangover e senza voce per domenica sera, proponiamo una versione azzurra del pagellone, dando i voti alle due squadre e ai dodicesimi uomini: noi tifosi, anche se quel “noi” è molto variegato…
Azzurri: 10+
Le tanto decantate notti magiche sono state veramente tali: dopo una bellissima partita, conclusasi ai rigori, la nazionale italiana è ufficialmente Campione d’Europa, anche grazie ad una difesa eccezionale.
Chiellini si è portato sulle spalle tutta la squadra (vi aspettavate una battuta sul naso? e invece no, troppo scontata), ma dato che non era sufficiente si è portato via pure Saka. Pure lui stava “coming Rome” se non avesse fischiato l’arbitro.

Gigio Donnarumma si è confermato il pararigori insuperabile che ci mancava sin dall’altro Gigi: legacy.
Maledetto limite di caratteri, vorremmo dedicare pagine ad ogni giocatore ma ci limiteremo ad un: grandissimi!
Inglesi: 2-
Agli inglesi manca un pizzico di superstizione. La sportività non sembra essere di casa Wembley, e non sembra esserlo nemmeno il concetto di “gufata”. Infatti, mentre noi la chiamavamo da quasi una settimana con “Hanno già vinto” loro si sono scavati la fossa con quel tormentone del tornare a casa, anche se il verbo andare sarebbe stato più corretto…
Nei giorni precedenti alla finale, i social sono stati invasi da video e foto che proclamavano la vittoria inglese: esemplare la foto di Johnson con la maglietta N.10 da vero hooligan.
Alla fine, abbiamo ufficializzato la Brexit che tanto desideravano, con Scozia, Galles ed Irlanda a fare il tifo per noi.
Italiani: 6
Forse non ci aspettavamo altro, forse speravamo ancora in un po’ di buonsenso, forse è in fondo comprensibile. Certo è che gli italiani si sono divertiti in queste “notti magiche”, in particolare dopo la finale: dalla proiezione della partita in piazza alla festa successiva, gli italiani si sono totalmente dimenticati dell’anno e mezzo che ci siamo lasciati alle spalle.
E, come nelle piazze, probabilmente anche nelle singole dimore le protezioni non ci sono state. Ci auguriamo che possa essere come dopo i mondiali del 2006, con un boom di nascite di pargoli concepiti in questa notte strepitosa, al posto di un boom dei contagi.
