Bentornati all’appuntamento settimanale della Pagellona di Nicholas e Andrea! Oggi parleremo di urli anarchici come “ACAB”, di baci non consensuali e ministri trovati nell’ovetto Kinder.

Processo Cucchi: 9

Possiamo, dopo 12 anni, gridare insieme ad Ilaria: finalmente. La Corte d’assise d’appello ha confermato la condanna per omicidio preterintenzionale a 13 anni per i due carabinieri che picchiarono Stefano, mentre il maresciallo della nostra amatissima Arma dei Carbinieri Mandolini, che compilò il verbale falsificato – permettendo a questa squallida vicenda di protrarsi così a lungo – se l’è cavata con 3 anni e mezzo. 

Chi avrà ancora il coraggio di prendersela con la famiglia Cucchi, dopo questa vittoria finale della giustizia? Sì perché, oltre alla querela di un popolare politico che ricorderete, i commenti sotto i post che supportano la causa di Cucchi ci lasciano allibiti, e ci fa strano pensare che chi spesso invoca alla “dittatura” sia disposto a mettersi i paraocchi pur di difendere i militari…

“Caso” Biancaneve: -5

Giorno dopo giorno ci stupiamo della qualità del giornalismo nostrano. Anche questa settimana passata ci ha dato dell’ottimo materiale su cui riflettere: l’impazzare di articoli su un articolo edito da un blog d’oltreoceano ha portato quasi tutta la stampa italiana a condannare l’eccesso di politically correct

Il caso incriminato sarebbe il bacio “non consensuale” del principe dato alla principessa nel film “Biancaneve”, ma la generalizzazione di un’opinione isolata ha fatto credere a molti che si trattasse di una credenza diffusa, universale. Un bacio (consensuale, sia chiaro) ad ogni “giornalista” che ha scritto pagine e pagine su questa non-notizia.

Di Maio: 3+

Cos’abbiamo fatto di male per meritarci Giggino come ministro degli Esteri? Beh, in effetti un bel po’ di cose, ma venerdì ha dato il peggio di sé. La notizia non ha fatto molto scalpore, ma l’ex leader del MoVimento ha in qualche modo invitato a non rendere troppo mediatico il “caso Zaki” per timore di “irrigidire” i contatti con l’Egitto.

Caro Luigi: la necessità di mobilitare il mondo per certe cause è necessaria affinché non avvengano più violazioni dei diritti umani. Tutto il mondo deve agire per fermare questo schifo.

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Di Andrea Miniutti

Sono Andrea Miniutti, ho 21 anni e sono laureato in Studi Internazionali presso l’Università di Trento. Sono il direttore e co-fondatorer di Fast, mi occupo di politica (principalmente italiana) e temi inerenti a mafia e stragismo. Sono un grandissimo polemico.

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