Oggi si è raggiunto il momento più basso nella storia dello sport italiano.

Mercoledì 27 Gennaio, infatti, il Comitato Olimpico Internazionale (CIO) potrebbe decidere – a meno di decreti dell’ultim’ora da parte del nostro governo – di escludere l’Italia dalle Olimpiadi di Tokyo 2020 posticipate questa estate dal 23 luglio all’8 agosto a causa del Covid.

Perché ci troviamo in questa situazione?

La riforma dello Sport decisa dal primo governo di questa legislatura (Lega-M5s) ha di fatto privato il CONI della propria autonomia. Il regolamento stilato dal CIO non prevede la partecipazione alle Olimpiadi a paesi che non hanno una propria autonomia a livello sportivo.

I nostri atleti come ad esempio Federica Pellegrini o Gregorio Paltrinieri potranno partecipare ma da atleti indipendenti senza rappresentare il nostro tricolore.

Ripercussioni

Sono lontani i tempi in cui si pensava addirittura ad una candidatura dell’Italia per ospitare le Olimpiadi del 2024 e allo stato attuale delle cose c’è il rischio di ricevere importanti sanzioni anche per le Olimpiadi invernali 2026 previste a Milano-Cortina.

Le Olimpiadi sono da sempre la sintesi del periodo storico che stiamo vivendo e la mancata presenza della bandiera italiana rimarrà in termini negativi un fatto storico. La speranza è che la presidenza del Consiglio possa intervenire sull’accaduto per porvi rimedio e evitare un danno di immagine ma soprattutto sociale.

In ogni caso, quanto successo fa male all’intero movimento sportivo italiano che risulta tra le prime 6 nazioni in termini di risultati sportivi.

(Foto di copertina da: CONI)

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