Come l’istruzione e la ricerca (ne avevamo parlato qui), anche il settore sport e benessere è ormai in ginocchio a causa della pandemia.
Palestre, palazzetti, campi sportivi chiusi da mesi: aziende che vivono e costituiscono il 4% del PIL italiano stanno chiudendo.
L’unico aiuto economico in tempi di pandemia è stato solo qualche gruzzoletto da parte dello Stato: questo settore fattura 60 miliardi all’anno.
Il Governo Conte nel Decreto Rilancio stanziò 230 milioni di euro per le indennità ai collaboratori sportivi, passati da 600€ a 800€ a testa.
“Sport e Salute Spa” è l’ente incaricato di emettere le indennità previste, secondo determinati prerequisiti verificati dall’ente stesso e dalle autorità finanziarie.
Fin qui nulla di strano direte voi, ma la questione “bonus collaboratori sportivi” è molto più ampia: il sistema “Sport e Salute” poco chiaro, il Ministro dello Sport Spadafora tentennante e soprattutto una comunicazione mediatica vergognosa.
Ma soprattutto titolari di palestre, sale fitness, società sportive e atleti che sono in totale balìa della situazione, abbandonati a sè stessi e soprattutto vicini al baratro finanziario personale e collettivo.
Decreto Ristori V: il paradosso incredibile
Secondo quanto dichiarato dal Ministro Spadafora, per i collaboratori sportivi saranno previste le indennità fino a marzo 2021, ma c’è un enorme problema.
Il Decreto di gennaio non ha ancora un testo definitivo: siamo il 27 gennaio e di bonus e di cifre, nemmeno l’ombra.
“Sport e Salute” in questi giorni è stata bersagliata di mail, richieste ed insulti a causa della mancata comunicazione con gli utenti tanto da dover esporre pubblicamente la questione.
La mala comunicazione di “Sport e Salute”
Oltre alla vergognosa richiesta di attesa da parte del Ministro e della società “Sport e Salute”, quest’ultima durante l’arco dell’anno 2020 e tuttora permanente, ha avuto gravi falle nella comunicazione con gli utenti.
Già, perchè moltissimi utenti e collaboratori sportivi in attesa del bonus, hanno richiesto formalmente e attraverso i social, spiegazioni a cui l’ente ha risposto così.

Esatto, in questa settimana (ovvero dal post inerente alle dichiarazioni del Ministro) il profilo Instagram è stato preso d’assalto da una vera e propria “shitstorm” da parte degli utenti.
Come riporta “The Italian Times” la gente è esasperata: “C’è ancora chi aspetta novembre, datevi una svegliata”, “Certo che ci vuole coraggio”, “Noi con quei soldi dobbiamo mangiare”.
Pochissima chiarezza: inaccettabile che Governo in primis con i ristori e “Sport e Salute” tramite una comunicazione aberrante che pare affidata ad un bot, trattino così i cittadini.
Oltretutto, nello screenshot sopracitato, si può captare che “Sport e Salute” ha addirittura rimosso molti commenti: alcuni sopra le righe, ma tutti degni d’ascolto.
Questo è un fatto sicuramente grave, “Sport e Salute” e i suoi vertici speriamo tornino indietro sui propri passi e accelerino la questione ristori.
I cittadini reclamano un proprio diritto, ma siamo il 28 gennaio e nessuno sa ancora quanti soldi prenderà e quanto. No, lo Sport non è più Salute.
(Foto di copertina da: The Italian Times)