Nelle situazioni di crisi gli esseri umani hanno la tendenza ad affidarsi ad unico decisore. Le pratiche concorrenziali che premiano il merito perdono il loro razionale appeal in favore di un “rassicurante” dirigismo. Purtroppo, tale meccanismo che istintivamente ci sembra il migliore per difenderci dalle avversità si tramuta in propellente per sprechi e inefficienze. In poche parole: l’inversione tra mezzi e fini del servizio che il cittadino necessita.
ATAC, Alitalia e Ferrovie dello Stato
Tre emblematici esempi dipingono perfettamente quanto sinora descritto:

- ATAC è pressoché l’unica società che fornisce i servizi di trasporto pubblico locale nel Comune di Roma. Da anni vive una condizione di dissesto. Ne è testimone l’incapacità di assicurare il numero di vetture/Km da contratto (-17% fonte ATAC) a fronte di un personale che rappresenta oltre il 56% dei costi.
- ALITALIA, la nota compagnia di bandiera italiana dalla liberalizzazione del trasporto aereo avvenuta nel 1997 e nel contesto di un mercato in enorme crescita (+303% di passeggeri dal 97’) ha riportato una serie ininterrotta di bilanci in rosso, raggiungendo quota -8 miliardi per il periodo 2008-2019.
- Trasporto ferroviario: dalla liberalizzazione delle tratte ferroviarie ad alta velocità avvenuta nel 2012 il settore ha visto una crescita del +120% contestualmente ad un calo del 35% del prezzo dei biglietti. Diversamente nel caso del trasporto pubblico regionale, dove la gestione è interamente delegata a controllate pubbliche, non si registra alcuna crescita nell’offerta di servizi.

I vantaggi per NextGen EU
I tre esempi sopra elencati sono prova tangibile di come un serio processo di liberalizzazione incrementi l’efficienza dei servizi premiando le società più efficienti e i consumatori.
Conformemente alle indicazioni dell’UE, i fondi che giungeranno con il piano NextGeneration terranno conto della capacità da parte degli stati membri di aumentare l’efficienza dei servizi e della spesa a loro destinata. Sarà pertanto importante che il Governo lavori ad una riforma del sistema delle gare pubbliche finalmente aperte a tutti i competitor. Solo così si potranno ottimizzare le risorse, incentivando le aziende pubbliche ad una gestione responsabile.