Deja-vu. Le durissime proteste che in questi giorni sono esplose in Irlanda del Nord, stanno passando un po’ sotto traccia, ma la questione è ben più ampia.

Partiamo dall’inizio: il fulcro della questione è l’accordo tra l’UE e la Gran Bretagna, che ha di fatto tenuto l’Irlanda del Nord all’interno del marcato europeo: questo ha comportato ostacoli burocratici nei commerci (già pesanti in precedenza) tra Ulster e Londra.

Se non si fosse agito così, sarebbe servita una barriera fisica lunga 499 chilometri di costa, tra Irlanda e Irlanda del Nord per preservare l’Accordo del Venerdì Santo del 1998: questo “blocco” con Londra ha causato penuria di rifornimenti dei supermercati, con l’assalto dei cittadini per comprare le scorte di cibo.

Foto dei gruppi che stanno potestando in questi giorni contro la Polizia, Belfast – 6 aprile 2021

Il funerale e lo scoppio delle proteste in Irlanda del Nord

Le tensioni erano altissime già nelle scorse settimane, poi il fatto causante delle proteste è stato il funerale di Bobby Storey, ex membro storico dell’IRA (organizzazione paramilitare storica che voleva l’indipendenza dell’Irlanda del Nord da Londra) a cui hanno partecipato oltre 2.000 persone (ne erano consentite 30).

Il tutto però con la complicità del capo della Polizia Simon Byrne che ha deciso di non perseguire penalmente i partecipanti al funerale: da venerdì scorso sono scoppiate così le proteste degli Unionisti (filo-britannici).

I divisori tra i quartieri cattolici e protestanti sono stati dati alle fiamme, Belfast – 8 aprile 2021

Oggi si riunirà l’Assemblea dell’Irlanda del Nord ma i due partiti principali, il Democratic Unionist Party (DUP) e Sinn Féin si stanno letteralmente scannando e ciò non lascia presagire nulla di buono.

Nel 2022 verranno pubblicati i censimenti e probabilmente per la prima volta nella storia di Belfast, i cattolici supereanno i protestanti: potrebbe essere il passo decisivo per l’Irlanda unita.

Nel frattempo le proteste si stanno facendo sempre più dure: 51 agenti feriti da molotov e moltissimi arresti tra i “Millenials”: la più giovane ha 13 anni. E in questi giorni sono previste manifestazioni dei Lealisti…

(Foto di copertina di AP Photo/Peter Morrison via Il Post)

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