Si sa, il 2020 è stato un anno pieno di cambiamenti, soprattutto per quanto riguarda le abitudini.
Se prima la regola era un piatto di pasta al volo prima di tornare in ufficio, da un anno è diventata un’eccezione per almeno il 77% degli italiani, che sono ritornati ai fornelli con la necessità di reinventarsi. Per la precisione, si parla del 42,9% degli uomini e l’82,9% delle donne tra i 18 e 50 anni.
C’è chi ha riscoperto l’amore per la cucina sfruttando la propria fantasia e c’è chi ha scovato in qualche cassetto le vecchie ricette della nonna, quelle della tradizione.
Ad ogni modo possiamo riconoscere quali sono stati i must delle giornate casalinghe della nostra penisola.

Che cosa si è cucinato?
Pizze, focacce e ogni tipo di pane hanno vinto a mani basse su tutti gli altri lievitati, nonostante i dolci (torte, crostate e biscotti) siano riusciti a conquistare un solido secondo posto.
Sul terzo gradino del nostro podio culinario ci sono i primi piatti, su cui gli italiani si sono sbizzarriti con l’immaginazione, soprattutto per quanto riguarda i condimenti. La medaglia di legno, inaspettata o no, va ai secondi piatti, dato che i neo cuochi hanno servito, per lo più, polpette e frittate.
Ad incentivare questo trend culinario, forse (o quasi sicuramente), sono stati anche i programmi di cucina proposti da moltissimi canali e piattaforme streaming, quali: “MasterChef”, “Bake off”, “Cake Star”, “Cortesie per gli ospiti” ecc.
A segnalare questa volontà di riscoprire l’arte della cucina, dovevamo capirlo subito, c’è stato l’assalto (ovunque!) al reparto della farina. Chi di voi è riuscito a trovare pacchi di farina 0 sugli scaffali? Solo i privilegiati, forse.
“In cucina funziona come nelle più belle opere d’arte: non si sa niente di un piatto fintanto che si ignora l’intenzione che l’ha fatto nascere“.
– Daniel Pennac
Abitudine o eccezione?
Ebbene, queste nuove abitudini non si sono assopite del tutto. Oltre il 40% degli italiani si dedica ancora alla preparazione di pasti “più elaborati”, se così vogliamo chiamarli, preferendoli ai piatti pronti. Una tendenza che sembra non essere in calo per il momento e di cui, per una volta, non c’è troppo da dispiacersene.
(Foto di copertina da: CoratoViva)