Il Presidente della Repubblica ha fatto la sua scelta. Dopo delle consultazioni che farebbero impallidire quelle per scegliere il nuovo il rappresentante di classe in terza media, la soluzione pare essersi materializzata di fronte a noi. L’uomo che tutta Europa sembra invidiarci (cosa mai successa prima) ha deciso di entrare in campo: altezza un metro e 98, proveniente dall’università del North Carolina, il signore del parquet: sua altezza Michael Jord… Ah, no, però l’hype è quello.

Alla veneranda – ed invidiabile – età di 73 anni, vuole vedere “se si ricorda ancora come si fa”. Con la fine del suo mandato come Presidente della Banca Centrale Europea Draghi è stato fino ad ora come Jordan che gioca a baseball, dopo aver gestito la crisi che più duramente ebbe colpito i Paesi dell’Eurozona dall’introduzione dell’euro, il tutto condito da una frase ad effetto ormai incastonata nella storia: “Whatever it takes”.

Un personaggio, Draghi, che già dal primo giorno della sua nomina è stato accolto, in primis dai rappresentanti di Bruxelles e successivamente dai singoli leader dei vari Paesi dell’eurozona, con un sospiro di sollievo, probabilmente contenti di non dover conoscere una terza versione dell’ormai dimenticato Giuseppe.
A proposito di Europa, il Recovery Fund in arrivo è una ghiotta occasione per un uomo che ha gestito miliardi per anni, e la sua prima dichiarazione in cui ha dato importanza agli investimenti per i giovani fanno ben sperare.

Anche lo zio Conte era entrato in politica come uomo esterno a quel mondo ma che proprio da esso ne venne plasmato. @lebimbedigiuseppeconte vengono sostituite da @lebimbedimariodraghi, sperando che il sostituito si confermi come l’uomo delle istituzioni, stampo tedesco, duro contro gli oppositori ed affabile con i sottoposti che è ritratto in questi giorni.

Mario Draghi è Jordan che torna con il 45: una certezza in un momento di incertezza, una figura che, solo venendo convocato al Quirinale, ha fatto rialzare la Borsa Italiana di 2 punti percentuali.

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