“Gli Stati Uniti d’America e la loro retrocessione al Medioevo”. Potrebbe iniziare così un articolo in merito a quello che è successo qualche giorno fa riguardo il diritto all’aborto e forse è stato davvero scritto da qualche parte. Fatto sta che durante il Medioevo l’aborto era considerato “omicidio volontario” da quando si percepivano i primi movimenti del bambino nel ventre materno, perché si riteneva (secondo la concezione cattolica del tempo) che fosse in quel momento che Dio infondesse l’anima nel corpo, ma non prima.
Con 6 voti favorevoli e 3 contrari, la Corte Suprema statunitense ha abolito la sentenza Roe vs Wade del 1973 (una pietra miliare della giurisprudenza americana, di cui abbiamo parlato qui), che consentiva il diritto all’aborto anche nel caso in cui non ci fosse rischio di vita per la donna incinta (unica condizione precedentemente accettata), entro il periodo fetale. In parole povere, prima che il bambino diventasse oggettivamente un bambino, con organi sviluppati al punto da poterlo tenere in vita al di fuori del ventre.

Non importa, quindi, che la gravidanza non sia voluta, che non ci siano le condizioni socio-economiche per la madre di mantenere la nuova vita, o che, peggio ancora, questa sia frutto di una violenza sessuale, d’ora in poi i singoli Stati della federazione saranno liberi di regolare l’aborto come meglio credono. Entro 30 giorni dalla sentenza, i 50 Stati possono decidere che linea giuridica prendere, mentre il fiato delle donne d’Occidente è sospeso.
In Missouri, Texas, South Dakota e Indiana è già diventato illegale. In Michigan, Idaho e Louisiana manca solo l’approvazione. Ci sono Stati, come la Georgia, che vogliono vietarlo ai primissimi stadi, quando le donne è possibile non sappiano neppure di essere incinte.
California, Oregon e Washington hanno assicurato di difendere la libertà di scelta per quello che è considerato uno dei diritti umani fondamentali.

Mentre fuori dalla Corte Suprema sono cominciati cortei di protesta, che si sono diramati in tutta la nazione, i movimenti pro-vita repubblicani hanno gioito. Trump è addirittura arrivato a dichiarare che “Questa è la volontà di Dio”.
Non sono stati pochi i messaggi di sconforto da parte di figure come Michelle Obama e Alexandra Ocasio-Cortez, ma a fare il giro dei social è stato il video (del 2018!) della giornalista Ana Kasparian.
La Corte Suprema statunitense ha abolito il diritto all’aborto e ha così vietato alle donne la possibilità di scegliere. Questo ci ricorderemo di uno dei Paesi più influenti e potenti del mondo contemporaneo.