Il 7 aprile si è tenuta una riunione telematica del G20 dei Ministri delle finanze e dei Governatori delle Banche Centrali, presieduta dal responsabile del MEF Daniele Franco; durante l’incontro, il secondo sotto la presidenza italiana, i suoi membri hanno avuto l’occasione di discutere in primis dell’andamento dell’economia globale, che pare migliorare sebbene con molte incertezze e con differenze, talvolta profonde, fra Stati e regioni del mondo: riconoscendo l’importanza sia delle campagne vaccinali sia delle misure di sostegno economico implementate nell’ultimo anno, Ministri e Governatori hanno preso l’impegno di non sospendere le politiche di sostegno e di rafforzare i sistemi sanitari nazionali, provvedendo inoltre a rendere la distribuzioni dei vaccini più equa.
L’esito
Forti di questo impegno, essi hanno rinnovato il G20 Action Plan, un piano d’azione che cercherà di far fuoriuscire il sistema internazionale dalla crisi, riconoscendo la crisi climatica e la protezione dell’ambiente come elementi imprescindibili per raggiungere tale obbiettivo.

Altri due importanti temi di cui si è discusso sono quello della sostenibilità, riguardo il quale il Gruppo di Studio e Finanza Sostenibile è stato incaricato di elaborare un piano pluriennale per affrontare le questioni più importanti legate a tale tema, e quello del supporto ai Paesi più vulnerabili, per il quale il G20 ha incaricato l’FMI di proporre un’allocazione generale dei Diritti Speciali di Prelievo di 650 miliardi di dollari, e ha sottolineato la necessità di cooperare per un sistema di tassazione internazionale equo e la sospensione del servizio di debito.
Infine sul tema della regolamentazione finanziaria, i membri del G20 hanno discusso due rapporti elaborati dal Financial Stanility Board, uno sull’impatto delle misure implementate per far fronte al COVID-19 e l’altro sugli effetti della riforma too-big-to-fail, giungendo alla conclusione che continuare il lavoro per colmare le lacune informative delle amministrazioni pubbliche riguardo al monitoraggio dei rischi alla stabilità finanziaria e per rimuovere eventuali ostacoli alla solvibilità e adottare un approccio comune sul monitoraggio dei rischi esterni al sistema bancario siano indispensabili.