Ben prima del noto colpo di stato del 1973, il Cile, durante la presidenza di Salvador Allende, assistette al fallimento di un altro golpe, sempre organizzato dall’esercito: nel giugno del ’73, un reggimento corazzato comandato dal colonnello Souper circondò il palazzo presidenziale; seguì poi un altro attacco, a luglio, cui presero parte i minatori di rame di El Teniente. Nel frattempo divenne comandante in capo dell’esercito cileno Augusto Pinochet.
Erano anni duri, in termini economici e politici, quelli che stava vivendo lo stato cileno: mentre era vittima delle fluttuazioni dei mercati internazionali che avevano un pessimo impatto sull’esportazione di rame, materia prima su cui si basava gran parte dell’economia, il presidente Allende venne accusato di atti incostituzionali da parte del partito democristiano e del Partito Nazionale, i quali richiesero ufficialmente ai ministri militari che facevano parte dell’esecutivo.
Fu allora, ormai all’orlo di una crisi costituzionale, che l’esercito prese le redini dello stato, assaltando il palazzo presidenziale, nel quale Allende trovò la morte, e accentrando tutti i poteri nella giunta creato da Pinochet il quale divenne dittatore del Cile fino al 1990.

Gli USA
Non si può certo disconoscere l’ostilità degli USA nei confronti di Allende, i quali già a partire dal 1970 iniziarono ad esercitare pressione economica sul Cile per evitare politiche anti-statunitensi, in particolar modo le politiche di nazionalizzazione delle miniere di rame, care a molte industrie degli USA.
Nonostante tale determinazione, la presidenza Nixon non ebbe un ruolo diretto nel golpe del 1973, nonostante, come affermato dallo stesso Kissinger – allora Consigliere della Sicurezza Nazionale – gli USA crearono le condizioni affinché il colpo di mano avvenisse: la CIA sapeva quello che Pinochet aveva in mente di fare, ma data la noncuranza e l’appoggio che i servizi segreti americano avevano rivolto nei confronti di un colpo di stato nel 1970, quello del 1973 pareva essere giustificato.
Inoltre, nonostante le accuse pubbliche, gli USA rifornirono di materiale e finanziamenti il regime creato dalla giunta militare.