In Argentina, i militari presero il potere in diverse occasioni: nel 1955, nel 1962, nel 1966 e nel 1976. Prima di quest’ultimo golpe, nel 1973, dopo un lungo esilio durato quasi 20 anni, l’ex-presidente argentino Juan Péron venne rieletto e, alla sua morte, venne sostituito dalla terza moglie Maria Estela Martinez

L’Argentina, in quegli anni, non se la passava bene: la crisi economica si legò alla conflittualità sociale acuita dalle attività di diverse organizzazioni terroristiche. L’instabilità permise prima l’entrata dei militari nel governo e, il 24 marzo 1976, il colpo di stato organizzato dai tre comandanti delle forze armate: Massera, Agosti e Videla, quest’ultimo divenuto presidente della Repubblica. 

Un disegno che racconta il golpe del 1976 (via Emaze)

Da quell’anno, fino al 1983, l’Argentina venne governata da una giunta militare, caduta solo in seguito alla sconfitta inflitta dal Regno Unito allo stato sudamericano dopo la Guerra delle Falkland. Gli USA, durante questi eventi, supportarono il golpe militare in quanto reputavano l’instabilità argentina una minaccia all’interno della loro area egemonica latino-americana.

(Qui la scorsa puntata di Exporting Democracy)

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