Il 26 settembre ha dato l’esito atteso alle elezioni per il nuovo parlamento, la vittoria del centrodestra a trazione Meloni. Dall’estero i commenti non si sono fatti attendere e i media stranieri hanno interpretato in vario modo i risultati italiani.

Da USA e Inghilterra
Negli Stati Uniti la CNN titola “Meloni rivendica la vittoria e diventa il primo ministro più a destra dai tempi di Mussolini”. L’articolo in questione non è clemente con Giorgia Meloni, che viene definita apertamente anti LGBTQ+ e contro l’aborto. Addirittura sottolinea che, pur destinata a diventare la prima presidente del consiglio donna, Giorgia Meloni non sembra interessata ad ulteriori conquiste nell’ambito dei diritti delle donne.
Il New York Times ritiene che l’Italia abbia voltato pagina, scegliendo un partito e una coalizione di destra dura e pura e dando fiducia a una leader che ha le sue radici nel post-fascismo. Su questo punto concorda anche la britannica BBC, ricordando le politiche restrittive e anti-immigrazione di Salvini e Meloni.

Da Spagna e Francia
In Spagna El Pais non si fa problemi a definire la coalizione vincitrice in Italia come di estrema destra, chiamando in causa un terremoto politico per il Bel Paese. Si parla anche di normalizzazione dell’estrema destra e di una parte di Italia noncurante del suo avvento, al punto da non recarsi nemmeno alle urne e da essere fagocitata dalle frange più estreme della galassia di destra. El Mundo è meno duro verso Fratelli d’Italia e il valore del suo risultato, ma riconosce ugualmente la tendenza di Giorgia Meloni verso la destra più estrema.
Oltralpe, Le Figaro riconosce l’affinità di Fratelli d’Italia con le sue radici fasciste, ma ammette anche che queste non sono state d’intralcio all’ottenimento di un eclatante risultato nazionale. Le Monde titola “Una vittoria storica per Giorgia Meloni”, non risparmiando però al suo partito il titolo di postfascista. Altrove però si ritengono queste elezione come un sisma per l’Unione Europea, che vedrà uno dei suoi Paesi fondatori governato da una leader la cui appartenenza e storia politica è evidente e tutti.

Le opinioni dei leader stranieri
Nemmeno i politici esteri si sono fatti attendere con reazioni social sulle nostre elezioni. Tra tutti è passato sotto i riflettori il tweet di congratulazioni di Viktor Orban, primo ministro ungherese, da sempre sostenuto da Meloni e Salvini. Anche Marin Le Pen ha fatto i propri complimenti al centrodestra italiano, dichiarando che il popolo italiano ha deciso di prendere il suo destino nelle proprie mani. Dalla Germania si è fatta sentire Alice Weidel, portavoce dell’ultradestra tedesca (è presidente del partito Alternative für Deutschland), sostenendo che anche in Italia si è votato per l’ordine e la sicurezza.
Non solo complimenti e congratulazioni, però. “Un giorno buio per l’Europa”, così ha definito l’ascesa della Meloni Iratxe Garcia Perez, presidente dei Socialisti e Democratici al Parlamento Europeo. Dai gruppi più di centro del Parlamento Europeo arrivano attacchi contro Berlusconi e Forza Italia, visti come complici di un’alleanza troppo a destra e lontana dai valori dell’Europa.